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Eine plattform von: LogoInstitute for Renewable Energy
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IEA PVPS Task 15 project aims to create an enabling framework to accelerate the penetration of BIPV products in the global market of renewables.
Operazione co-finanziata dall’Unione europea, Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, dallo Stato Italiano, dalla Confederazione elvetica e dai Cantoni nell’ambito del Programma di Cooperazione Interreg V-A Italia-Svizzera
L’impianto fotovoltaico si inserisce in un progetto di efficientamento dell’edificio al fine di massimizzare la produzione di energia rinnovabile. Questo processo arriva alla fine di un percorso di riduzione dei consumi fatto a livello di involucro.
STAKEHOLDERS
Hauptgebäudeplaner:
Arch. Antonella Tundo (Eutropia Architettura)
Sonstige Stakeholders:
Ing. Michele Vannuccini (Renerwave Srl)
Il progetto rientra nell’ambito di una generale riqualificazione. Al fine di ottemperare alle prescrizioni della soprintendenza i moduli sono stati integrati nella copertura ed è stata progettata anche una schermatura con cipressi per evitare la vista dalla pubblica via (così come richiesto dal regolamento edilizio di Firenze).
I moduli dovevano essere installati in forma regolare di tipo quadrata o rettangolare, totalmente integrati nella copertura.
L’impianto soddisfa a pieno il fabbisogno energetico dell’edificio. L’energia in eccesso prodotta durante il giorno viene stoccata in due batterie da 20 kWh di capienza totale e durante la notte alimenta i servizi ausiliari ed il sistema di riscaldamento a pompa di calore elettrica.
I moduli sono stati installati integrati nella copertura. E’ stato rimosso il manto di copertura ed è stata installata una lamiera grecata di bassissimo spessore. Su tale lamiera sono stati installati i profili di fissaggio dei moduli. Tali moduli contribuiscono all’ombreggiamento della copertura ed aumentano di 3 cm la ventilazione del tetto.
Avendo deciso di impostare il sistema di riscaldamento con un impianto a pompa di calore è stato naturale pensare all’installazione di un impianto fotovoltaico. Lo scoglio più grosso è derivato dalla normativa di pianificazione territoriale comunale e regionale. Abbiamo dovuto attendere le modifiche al Regolamento Urbanistico ed al Regolamento Edilizio che hanno un po’ semplificato la possibilità di installare l’impianto in copertura.
L’impianto è stato pensato per cercare di soddisfare i fabbisogni dell’edificio e risponde appieno alle aspettative.