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IEA PVPS Task 15 project aims to create an enabling framework to accelerate the penetration of BIPV products in the global market of renewables.
Operazione co-finanziata dall’Unione europea, Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, dallo Stato Italiano, dalla Confederazione elvetica e dai Cantoni nell’ambito del Programma di Cooperazione Interreg V-A Italia-Svizzera
Oratorio NZEB a Rezzato
new construction
Studio associato di architettura Pietrobelli e Zizioli
Il progetto dell'oratorio di Rezzato è un intervento emblematico ed esemplificativo di un processo progettuale condiviso: un oratorio di proprietà comune a tre parrocchie che ha riqualificato un’area urbana centrale tramite la demolizione di vecchi fabbricati di proprietà e la costruzione di un nuovo servizio privato ad uso pubblico. Diversi soggetti sono stati coinvolti nel processo progettuale. Lo Studio associato di architettura Pietrobelli e Zizioli di Rezzato ha condotto il processo di progettazione, durato circa due anni, in rapporto continuo e costante con la committenza ed il team di professionisti per poter pianificare ogni aspetto strutturale, ingegneristico e impiantistico che si è poi tradotto in opera architettonica. In particolare, lo studio di ingegneri impiantisti Sigma Project di Brescia si è occupato della progettazione fotovoltaica. I lavori di costruzione dell'oratorio sono iniziati nel mese di settembre 2016 e sono terminati nel mese di maggio 2018, con una festa d’inaugurazione ed avvio dei nuovi spazi.
STAKEHOLDERS
Hauptgebäudeplaner:
Studio associato di architettura Pietrobelli e Zizioli
Sonstige Stakeholders:
Sigma Project
L'oratorio di Rezzato occupa un'area di 2700 m2 vicino al centro storico del comune e comprende una serie di edifici al servizio della comunità locale e delle aree limitrofe. Al centro dell'oratorio sorge la sala polivalente, elemento cardine del progetto, un grande spazio ovale la cui copertura inclinata ospita un impianto fotovoltaico complanare alla superficie. Una veletta di coronamento in legno che corre tutto attorno al volume scherma la vista dell'impianto e permette al progetto di dialogare con le preesistenze: profili, materiali e colori sono congruenti con il contesto storico adiacente.
L'oratorio di Rezzato rappresenta il primo oratorio a livello nazionale in classe A ed NZEB, ed il primo anche ad aver seguito un protocollo di sostenibilità ambientale (ITACA).
La grande richiesta di energie rinnovabili per un edificio NZEB è stata compensata dall’utilizzo di energia solare associata all'energia geotermica. Il sistema fotovoltaico installato sulla copertura del corpo centrale, insieme ad un altro presente sulla copertura di un vicino edificio, alimenta delle pompe di calore ad alto rendimento, fornendo circa 39000 kWh annui. Tutto l’edificio è controllato da un sistema di controllo BMS per la gestione degli impianti tecnologici.
144 moduli policristallini sono installati sulla copertura del corpo centrale dell'oratorio. Sono fissati in maniera complanare alla sottostante lamiera (lastre dogate di alluminio preverniciato) attraverso un tradizionale sistema di montaggio a telaio. Gli inverter ed i quadri dedicati del sistema fotovoltaico sono sistemati in un cavedio creato da un doppio involucro perimetrale.
Il processo decisionale ha coinvolto diversi soggetti. Nella fase di progettazione preliminare dell'oratorio si sono svolte riunioni di coordinamento con i vari progettisti, cittadini, imprenditori locali, amministratori, Parrocchie, Diocesi, associazioni di volontariato. A questa fase risale la decisione di ricorrere alla tecnologia fotovoltaica a favore del raggiungimento del livello NZEB. Tale decisione ha influenzato il disegno architettonico del volume centrale, la cui copertura è stata inclinata per assorbire più energia solare.
L'introduzione della tecnologia fotovoltaica nel disegno del corpo centrale dell'oratorio ha avuto un forte impatto sulle scelte architettoniche, portando il team di progettazione ad inclinare la copertura verso sud. Tale aspetto rappresenta una testimonianza del processo di progettazione integrato messo in atto fin dalle prima fasi.
Se dal punto di vista costruttivo e di performance energetica l'installazione del sistema fotovoltaico si è dimostrata efficace, dal punto di vista estetico si sarebbe potuto fare di meglio, utilizzando dei moduli fotovoltaici colorati. Sarebbe stata una soluzione favorevole rispetto a quella implementata, tuttavia non percorsa per motivi economici.