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IEA PVPS Task 15 project aims to create an enabling framework to accelerate the penetration of BIPV products in the global market of renewables.
Operazione co-finanziata dall’Unione europea, Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, dallo Stato Italiano, dalla Confederazione elvetica e dai Cantoni nell’ambito del Programma di Cooperazione Interreg V-A Italia-Svizzera
La Casa Canale si sviluppa lungo la Costa dei Trabocchi (litorale abruzzese), a picco sul mare, immersa in un paesaggio ricco di colori e di vegetazione. In questo edificio, materiali come la pietra di Trani, il legno, l’intonaco e l’acciaio, in linea con l’esistente costruito, vedono l’integrazione di moduli fotovoltaici in due posizioni, su una tettoia e su uno degli aggetti sporgenti dall’ultimo piano.
Geom. Angelo De Cinque, Geom. Remo Di Paolo, Arch. Di Matteo Mattia, Geom. Antonio Della Porta, studio FLZ, Geom. D’Aulerio Giuseppe
Berater:
R2M Solution srl
Betriebsleiter:
Ing. Pietro De Cinque
Il paesaggio, la natura e la struttura esistente, questi sono i tre temi che hanno guidato la progettazione di Casa Canale. L’abitazione si configura, a primo impatto, come un trabocco in chiave moderna in grado di lasciare ampia libertà visiva alla ricerca dello scorcio di paesaggio più suggestivo. La volumetria abitativa si sviluppa seguendo il naturale pendio della costa con un'impostazione ipogea, al fine di impattare il meno possibile sul paesaggio. L’intervento ricade in area di tutela paesaggistica (D.Lgs 42/2004 - Codice dei beni culturali e del paesaggio, articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137). Inoltre, il Piano Paesistico Abruzzo classifica la zona interessata come Zona A2 Conservazione parziale – ambito costiero.
Dal punto di vista paesaggistico, l’intervento di inserimento degli elementi fotovoltaici è stato progettato con tutti gli accorgimenti necessari in modo da non provocare alterazione percettiva del paesaggio (intrusione o ostruzione visuale) in quanto nessuna visuale è impedita dall'intervento. Nessun cromatismo dell’edificio è stato interessato da variazioni dovute all'inserimento dei moduli FV e neppure la sagoma in quanto essi sono integrati negli elementi architettonici esistenti. La colorazione dell’abitazione viene ampiamente richiamata nella scelta dei moduli installati. La tettoia è dotata di una struttura in acciaio estradossata e rivestita da lamiere di color antracite, mentre la cordolatura perimetrale è bianca. Il modulo fotovoltaico scelto riprende gli stessi colori: cella nera e sfondo bianco.
L’integrazione fotovoltaica fa parte di un progetto rivolto in generale all’innovazione, a minimizzare il fabbisogno energetico ed a massimizzare il comfort termico dell’abitazione. Il sistema FV alimenta anche una pompa di calore, il sistema di raffrescamento e il sistema di smaltimento delle acque reflue dell’edificio. Si stima possa produrre circa 13500 kWh annui, a fronte di un fabbisogno di energia elettrica previsionale che si attesta intorno ai 10000 kWh all’anno. Alla luce di questo, la committenza è ben disposta ad installare accumuli elettrici per massimizzare l’autoconsumo. Attualmente il sistema usufruisce dello scambio sul posto con il gestore nazionale, per il quale l'energia prodotta in surplus è ceduta alla rete nazionale.
I moduli fotovoltaici (LG®NeON) sono inseriti, lievemente inclinati di 5°, su due componenti architettoniche, la tettoia e l’aggetto, collaborando alla schermatura solare dell'edificio.
La dimensione dell’abitazione e la previsione che i consumi possano aumentare col tempo per una possibile installazione di colonnine elettriche per ricarica veicoli o strumenti per centro benessere, mini-piscina, ha decisamente influenzato la scelta delle tecnologie da utilizzare. L’obiettivo di creare una abitazione NZEB ha obbligato lo sfruttamento delle superfici disponibili con moduli fotovoltaici altamente performanti che rispettassero allo stesso tempo requisiti estetici richiesti dal contesto.
Il processo decisionale è stato influenzato anche dagli organi di tutela. A seguito della proposta di installazione degli elementi fotovoltaici, la soprintendenza si è espressa favorevolmente a condizione che venissero osservate delle prescrizioni relative alla mitigazione del sistema previsto e al colore dei moduli, i quali dovevano risultare di colore uniforme rispetto alle varie coperture e non riflettenti.
L’intervento, di fatto, non altera in maniera significativa né le linee compositive dell’edificio né gli aspetti peculiari del paesaggio oggetto di tutela. La tettoia era già stata pensata per massimizzare la superficie esposta al sole per ottenere una miglior performance dei moduli fotovoltaici.
La collaborazione tra le diverse figure professionali in campo è di fondamentale importanza per raggiungere risultati che soddisfino la committenza e risultino funzionali, gradevoli alla vista, energeticamente efficienti, rispettosi dell'ambiente e del contesto paesaggistico in cui sono inseriti.
