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IEA PVPS Task 15 project aims to create an enabling framework to accelerate the penetration of BIPV products in the global market of renewables.
Operazione co-finanziata dall’Unione europea, Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, dallo Stato Italiano, dalla Confederazione elvetica e dai Cantoni nell’ambito del Programma di Cooperazione Interreg V-A Italia-Svizzera
Il sistema fotovoltaico è integrato su quattro abbaini sporgenti dalla falda rivolta a ovest del tetto di un edificio residenziale, costruito nel 1977 nel centro storico di Appiano.
Si tratta di un interessante esempio di riqualificazione, nel quale le superfici scure dei moduli fotovoltaici sono accostate ai tradizionali coppi di copertura. Tale contrasto non è visibile dagli edifici circostanti, né dalla strada (proprietario).
Con una potenza nominale di 1,92 kWp, il sistema BIPV copre circa il 70% del fabbisogno elettrico dell’appartamento situato al piano superiore, grazie a una produzione annua di 1900 kWh. L’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico viene utilizzata principalmente dal sistema di climatizzazione dell’edificio (proprietario).
Il sistema BIPV è composto da 32 moduli standard a film sottile di silicio amorfo (Kaneka K60). I moduli sono installati su profili di alluminio fissati alle lamiere metalliche degli abbaini per mezzo di speciali connettori. Questo sistema di montaggio non necessita della foratura delle lamiere, garantendo in questo modo l’impermeabilità della copertura. La ventilazione naturale dell’impianto fotovoltaico è assicurata da un’intercapedine presente sotto i moduli.
Il proprietario dell’edificio ha deciso di installare un impianto fotovoltaico per controbilanciare l’aumento del fabbisogno energetico dovuto all’installazione di un nuovo impianto di climatizzazione. Ha progettato un particolare sistema BIPV che utilizza come supporto gli abbaini già esistenti. L’obbiettivo era quello di nascondere i moduli alla vista, coprendo esattamente gli abbaini. In questo modo non si nota differenza tra le superfici fotovoltaiche e le strutture di copertura (proprietario).
L’integrazione del sistema fotovoltaico ha avuto successo da diversi punti di vista. Esteticamente, il progettista ha raggiunto l’obiettivo di mantenere omogenee le superfici delle coperture degli abbaini installando moduli dall’aspetto uniforme. La chiusura delle intercapedini avrebbe consentito un’integrazione estetica ancora migliore, ma i moduli sono comunque nascosti dalla vista, quindi non è stato necessario. Economicamente, la tecnologia fotovoltaica utilizzata (a bassa efficienza) ha consentito all’impianto di rientrare nella categoria dei “piccoli impianti” dell’ente Gestore dei Servizi Energetici (GSE). Tecnicamente, dopo il termine dei lavori, si è reso necessario solo un piccolo intervento per evitare che la neve provocasse danni alla grondaia del tetto (proprietario). Il caso studio evidenzia come il BIPV, essendo una tecnologia multifunzionale, dovrebbe essere progettato tenendo in considerazione diversi obiettivi (ad esempio quelli sopra menzionati), che devono essere bilanciati in base agli scopi principali del progetto.